Camera a Sud è una ONLUS che si occupa della organizzazione e della gestione di una Comunità Familiare (Casa Famiglia) per bambini e ragazzi in difficoltà.
Le anime di questo progetto sono Valentina, insegnante con un’esperienza decennale in ambito educativo, didattico e nel recupero scolastico di studenti in difficoltà, e suo marito Bernardo, architetto, con alle spalle un lungo passato di scoutismo e volontariato presso un centro di assistenza allo studio per ragazzi sostenuti dai servizi sociali, dove i due futuri sposi si incontrano nei lontani e mitici anni ’90.
Proprio l’esperienza dell’insegnamento ed il contatto quotidiano con le giovani generazioni conducono Valentina alla convinzione della diffusione sempre più preoccupante di una fragilità e di un malessere profondi nei cuori dei nostri ragazzi, che possono essere fiorire solo attraverso un’attenzione educativa continua, impegnata, amorevole, competente ed autoriflessiva; ma, come poter offrire una tale cura a chi non possiede neppure una famiglia? A chi la possiede o l’ha posseduta e da essa, invece di amore e protezione, ha imparato solo violenze, prevaricazione e dolore?
Come restituire a queste piccole anime ferite la fiducia nella vita, nel futuro, negli esseri umani, che sono la base e la condizione di un’esistenza serena e di una partecipazione sociale positiva? Come poter offrire loro una nuova opportunità, che li convinca che una “partenza” sfortunata è, purtroppo, una casualità cui si può porre rimedio e non un destino di disperazione cui non si può sfuggire?
Da questi ed altri quesiti simili nascono infinite conversazioni tra i nostri due coniugi e, progressivamente, si fa strada in loro la necessità filosofica ed etica di non perdersi solo in giuste ed indignate conversazioni, ma di intervenire nella vita, dando ad essa un senso tentando di portare una piccola luce di speranza nella vita degli altri.
Fondamentale per la realizzazione del progetto è stato l’amore verso la loro piccola Zoe e l’esperienza della genitorialità, perché, vedendo crescere una bambina con le sue gioie, le sue conquiste ed il suo coraggio, si trova ancora più inaccettabile che ad altri bimbi tali esperienze siano negate o precluse.Così è nata l’idea della Casa Famiglia Camera a Sud, i cui fondamenti teorici si specificano passo dopo passo in un periodo di formazione di Valentina e Bernardo che dura tutt’ora e si arricchisce via via di contributi, significati ed emozioni, grazie al contributo affettuoso ed indispensabile di parenti, amici, collaboratori e cittadini, che si sono accesi di entusiasmo ed hanno voluto prestare, nei più svariati modi, il loro aiuto e contributo.
La sfondo teorico di base (la teoria dell’attaccamento di Bowlby-Ainsworth), le visite presso comunità edicative e familiari collaborative ed aperte al confronto e l’incontro franco ed aperto con le associazioni di genitori affidatari, hanno poi condotto alla definizione di un modello di struttura che unisse al calore affettivo di una famiglia l’apporto e le competenzedi figure professionali, operatore e supervisore, in grado, da un lato di alleviare le difficoltà che più spesso determinano l’insuccesso di un’esperienza di affidamento, e, dall’altro, di garantire all’interno della comunità un’atmosfera di fiduciosa positività, di disponibilità, ascolto ed equilibrio costanti.
Un progetto ambizioso, che si pone come obbiettivo di diventare un modello di intervento sociale diffuso sul territorio e condiviso da altre coppie e famiglie.
Un progetto importante , a cui oggi puoi partecipare anche tu con il tuo contributo; guarda alla pagina donazioni e scopri come diventare parte della nostra grande famiglia.